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Il 14 aprile si è conclusa a Rimini la due giorni del primo Congresso nazionale di Lista Civica Italiana (LCI), la formazione che è nata per opera di semplici cittadine/i e dall’iniziativa di liste civiche locali e ssociazioni.

Il documento finale, discusso e votato dalla Assemblea nazionale, identifica e formalizza ruolo, strategia, programma politico ed organizzazione territoriale.

Mai era nata una lista civica nazionale per iniziativa dei diretti interessati.
LCI si considera a tutti gli effetti il “partito dei cittadini” .Organizzata in modo da differenziarsi dai partiti tradizionali, la lista dà ai propri aderenti la possibilità di intervenire sugli aspetti decisionali grazie agli strumenti della democrazia diretta (uno vale uno), adotta la nonviolenza, pratica la trasparenza dei bilanci e delle decisioni.

Il ruolo politico e strategico di Lista Civica Italiana é di colmare l’enorme vuoto lasciato dal disfacimento dei partiti, incapaci di dare soluzioni alla crisi di cui sono essi stessi responsabili e di superare la delusione provocata dall’assenza di democrazia e di partecipazione del movimento di Grillo che, chiuso nelle sue posizioni, contribuisce allo stallo politico.

Gli obiettivi di Lista Civica Italiana sono chiari: mettere al centro della politica le persone e non i mercati, riforma del sistema politico e delle regole che lo determinano, la creazione di una nuova legge elettorale, la difesa del territorio, la riconversione ecologica dell’economia, l’abolizione dei privilegi e la legalità, il ricorso alla democrazia diretta da affiancare a quella rappresentativa per un efficace controllo di chi governa, la lotta agli sprechi e per un fisco equo, progressivo e solidale, in linea con il dettato costituzionale.

A partire da questi capisaldi è stato sviluppato un esteso programma politico che affronta la crisi in maniera complessiva puntando a incrementare l’occupazione nei settori sostenibili.

Grazie alla recente esperienza del Movimento 5 Stelle gli italiani oggi sanno che cambiare è possibile, ma che per farlo non ci si può più affidare ad un unico leader e non si può fare politica senza preparazione e partecipazione. Per tale motivo fra i punti identificati dalla Assemblea di LCI spicca la proposta di mettere a disposizione di tutti un modello partecipativo garantito da regole precise ed efficaci, corsi di formazione per gli amministratori, strumenti tecnici e teorici per tutti gli aderenti.
Lista Civica Italiana vuole essere una “struttura di servizio” per i cittadini, per le Liste civiche, i comitati, le associazioni che vogliono occuparsi dei problemi dei loro territori e del loro futuro superando la frammentazione.

LCI ritiene necessario proporre un quadro di riferimento politico, una strategia coerente e una visione nazionale a quanti ricercano il bene comune e non solo interessi identitari o localistici.

Centinaia di positive esperienze di cambiamento economico e sociale agite sul territorio avranno così uno strumento per darsi una efficace rappresentanza politica per riuscire finalmente a incidere sulla politica nazionale.

Per info 338 88 03 715 / 335 160 742 7 – www.listacivicaitaliana.org

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Porgo innanzitutto, un saluto ed un ringraziamento a tutti i partecipanti al Congresso che ho avuto il piacere di conoscere e/o di rincontrare. Finalmente Lista Civica Italiana è un dato di fatto, non seconda a nessuno o brutta copia di nessun altro partito o movimento. Ora non ci resta che, come più volte affermato nei vari dibattiti nel corso del congresso, dimostrare con i fatti, con le nostre rispettive capacità e competenze, la nostra volontà nel “FARE” la differenza nello scenario politico nazionale. Sappiamo benissimo tutti che non sarà un’impresa facile quindi, mi permetto di rivolgere un augurio di buon auspicio e buon lavoro a tutti noi!
    Lorenzo Filippi

  2. Grazie a tutti coloro che hanno guidato questa barca attraverso confronti, scontri, incertezze, defezioni, abbagli elettorali e vani tentativi di affratellamento. Sono più le difficoltà che le soddisfazioni a dare il senso di ciò che Rimini è riuscita a dimostrare. Il risultato è che la barca è comunque arrivata in porto con quei marinai che hanno avuto modo di conoscersi e di accrescere la loro fiducia reciproca, quale migliore garanzia in un clima nascente da ” homo homini lupus”? Un pensiero forte ricco di affetto, ammirazione e di gratitudine va a Lara Benazzi che da Mantova sta generando un’altra Eneide!!!
    Luigi Branchetti

  3. Sono uno di quelli che compaiono nella foto di apertura del sito. Ero quindi presente alla “due giorni” di Rimini.
    Desidero condividere con chi non era presente le mie impressioni, che sono quelle di una persona che crede in ciò che stiamo facendo.
    La voglia di procedere è enorme. Le difficoltà sono tante, a partire da noi stessi, dalla inerzia che a volte ci portiamo dentro.
    Ma non possiamo negarci di essere e, cosa ancora più importante, sentirci uguali.
    E forse in questo è la forza che ci contraddistingue.
    Chi da tempo partecipa a questo progetto sa che sentirsi uguali implica sentire tutti ugualmente il peso delle responsabilità.
    L’impegno e la partecipazione sono pertanto elemento collante ma anche una sfida che ci rafforza giorno per giorno anche in vista dei dibattiti.
    Democrazia significa rispetto ed anche sussidiarietà, significa dare valore alle persone durante la discussione per poi dare rispetto al voto. Se nell’atto del voto “uno vale uno”, non significa, come tanti pensano, che tutta la società debba appiattirsi.
    Il nostro compito quindi è arduo, in quanto la teoria non ha alcun valore se non supportato dall’esempio..

    Due ultime considerazioni :

    • La prima è che da sempre credo che essere “umili operai nella vigna dei valori” è l’unico modo per testimoniare con l’esempio ciò in cui si crede.
    • La seconda è che “il cammino delle idee è in salita, e più le idee sono buone, più la salita è dura”. Ricordiamolo sempre.

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