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I volontari della Lista civica italiana, in vista delle prossime elezioni nazionali di febbraio 2013  hanno messo a confronto i programmi dei partiti più diffusi e li hanno resi disponibili  http://www.listacivicaitaliana.org/2013/02/19/politiche-2013-programmi-a-confronto/

Tutto ciò perché Lista Civica Italiana ritiene importante che gli elettori abbiano la possibilità di documentarsi circa le intenzioni dei candidati una volta eletti. I programmi scaricati dai siti ufficiali dei partiti sono stati suddivisi per argomenti per facilitarne il confronto: il risultato che ne emerge è interessante.

La sensazione generale è che molti partiti non vogliano affrontare temi di fondamentale importanza per tenersi le mani libere continuando ad agire indisturbati.

La Lista Civica Italiana ritiene che occorre lavorare ancora molto per il rinnovamento della politica in Italia. I cittadini non si devono fermare agli slogan. Si devono sempre valutare i programmi, chiedendone poi l’esecuzione puntuale.

Da una prima analisi emerge che la quasi totalità dei partiti non parla di “democrazia diretta”, tema i fondamentale importanza per la Lista civica italiana.  In pratica nessun partito tradizionale – da sinistra a destra – vuole dare più potere ai cittadini, in modo da consentire l’esercizio della sovranità, di cui all’art. 1 della nostra Costituzione.
La sovranità del popolo prevista dalla Costituzione in questo modo resta e resterà solo una bella affermazione di principio.
Inoltre i principali partiti, anche se parlano di riduzione dei costi della politica, si guardano bene dal promettere una riduzione degli emolumenti degli eletti o di mettere un limite al numero di mandati parlamentari e se lo fanno non lo mettono in pratica.

Per quanto riguarda lo sviluppo economico e il debito emerge che i principali partiti non parlano delle grandi opere previste dalla Legge Obiettivo. Progetti e realizzazioni che stanno generando una vera voragine nel debito pubblico che non è ancora venuta alla luce grazie alle alchimie del project financig. Anche dal punto di vista dei conti dello stato non si parla degli effetti nefasti sulla società che genererà la legge sull’obbligo di pareggio in bilancio. In generale poi si evita di affrontare il tema di come incrementare le entrate dello stato per evitare di spremere le solite fasce di lavoratori dipendenti.

Dal punto di vista fiscale si assiste da parte di alcuni partiti ad uno spregiudicato uso demagogico della detassazione dando un preoccupante quadro dell’elettorato italiano che si vende per un piatto di lenticchie. Molto più utile sarebbe affrontare seriamente una riforma fiscale attuando la progressività prevista dall’art.53 della Costituzione e facendo pagare in ragione della effettiva capacità contributiva.  Solo timidamente si inizia a parlare di possibilità di scaricare dai redditi tutti gli scontrini e le fatture.

Deludente infine anche il tema del rispetto della scarsità crescente di risorse, dei limiti del pianeta e del contenimento delle emissioni a effetto serra. Lista Civica Italiana ritiene che è solo affrontando di petto questi temi che si può attuare la riconversione ecologica e sociale dell’economia unica possibilità per garantirci un futuro unendo finalmente lavoro, sicurezza, salute e dignità per tutti.
In sostanza si ha l’impressione che la maggioranza dei partiti parli di questi argomenti (quando ne parla!) senza aver capito la gravità degli effetti del cambiamento climatico e  dell’esaurimento delle risorse e la conseguente necessità di non perdere altro tempo.

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