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Comunicato stampa.

Lista Civica Italiana apprezza lo sforzo del Governo di ridurre le spese per la tradizionale parata del 2 giugno, ma il suo pensiero sulla natura e sulla funzione che deve avere l’esercito nella nostra Repubblica va ben oltre. Uno dei punti qualificanti del programma di LCI prevede infatti un drastico taglio delle spese militari per investire in cooperazione internazionale, difesa popolare nonviolenta e Servizio Civile Nazionale. L’obiettivo finale è il disarmo e la riconversione dell’industria bellica a scopi civili. Naturalmente senza azzerare le Forze dell’ordine, che, anzi, potrebbero avere a disposizione più fondi.

Secondo il SIPRI di Stoccolma, l’Italia, nel 2012, ha speso 26 miliardi in Difesa a cui bisogna aggiungere 15 miliardi di euro stanziati per i cacciabombardieri F-35. LCI ritiene che una grande parte di questi fondi dovrebbe essere dirottata su Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Corpo forestale dello Stato, Guardie venatorie, nonché Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Essere sempre al servizio dello Stato, del cittadino, ma esserlo in altro modo, di certo non volando su un costoso quanto inutile aereo da guerra come l’ F35 per esempio.

LCI non vuole più leggere di carabinieri costretti a pagare di tasca propria il rifornimento alle loro ‘gazzelle’ ed è convinta che si debba porre fine alle missioni militari all’estero, per dedicare più uomini, mezzi e risorse alla lotta contro la criminalità organizzata e comune e all’evasione fiscale.

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