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Questo è il testo del volantino che Lista Civica Italiana invita a copiare e a diffondere, anche alle sedi del PD i cui attivisti spesso sono più saggi istituzionalmente del loro segretario…  Anche per questo molti non si riconoscono più nel PD

 

Scarica qui i volantini (i testi da 1 a 3 sono uguali):

1) Personalizzabile con il logo della vostra associazione    2015-04 Volantino – sbloccare la democrazia testo ver 4

2) Personalizzabile con il logo e titolo più morbido 2015-04 Volantino – sbloccare la democrazia testo ver 4 – titolo morbido

3) Con il logo di LCI     2015-04 Volantino – sbloccare la democrazia testo ver 4 – titolo morbido – logo Lista Civica Italiana

Personalizzabile – versione più sintetica con eventuale spiegazione aggiungibile sul retro 2015-04 Volantino – sbloccare la democrazia testo ver 4 – titolo morbido – testo sintetico

Il governo Renzi attenta ai nostri diritti costituzionali.

Attiviamoci per difenderli, firmiamo la petizione!

Una martellante campagna informativa mira a convincere gli italiani che l’Italia ha urgente bisogno delle riforme costituzionali e istituzionali ideate dal governo Renzi col pretesto di far “ripartire l’Italia”.
Il messaggio dominante è che la Costituzione non funziona e che il solo fatto di “fare riforme” è positivo:
c’è puzza di bruciato! Nessuno dice che la Costituzione non è stata ancora di fatto attuata. Tanti fondamentali articoli che avrebbero migliorato la vita dei più deboli sono rimasti inapplicati come ad es. l’art 53 sulla tassazione progressiva e in base alla capacità contributiva di ognuno o l’art. 49 sui partiti politici per un sistema politico democratico.

Le “riforme” della Costituzione e del sistema elettorale messe in campo da Renzi in realtà servono per:
1 – “annacquare” la nostra democrazia e sminuire l”efficacia degli organi di garanzia della Repubblica
2 – ostacolar
e ancora di più la partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche nazionali dopo averli già privati (vedi legge Del Rio) della possibilità di eleggere i rappresentanti delle province e delle città metropolitane.
3 – predisporre l’Italia, sottoposta ad un governo, “forte” alla svendita dei proprio patrimonio (industrie, paesaggio, beni artistici, ecc.) alla finanza internazionale. La vicenda della Grecia insegna.

La riforma costituzionale (che toglie ai cittadini l’elezione del Senato e che sottrae alle Regioni il governo del territorio) e quella della legge elettorale, fortemente maggioritaria e di sospetta costituzionalità alla luce della sentenza n. 1/2014 sul Porcellum, producono un “premierato assoluto”, cioè un uomo solo al comando, con:

1 – una eccessiva concentrazione di potere nelle mani del Governo e del suo capo che ha naturalmente il potere esecutivo e indirettamente il potere legislativo unito alla possibilità di determinare la nomina del Presidente della Repubblica, dei componenti della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura, che sono organismi di garanzia indispensabili per il buon funzionamento della nostra democrazia.
2 – un Senato fantoccio senza autonomia e non più eletto dai cittadini e, comunque, 100 senatori a mezzo servizio non sono un contrappeso ad una Camera di 630 deputati con un 55% di membri nominati dai vertici dei partiti.
3 – un unico partito “del premier” reso “artificialmente” forte che rappresenterà di fatto una piccola minoranza di elettori e che dominerà la Camera dei deputati. Tutto ciò a causa dell‘enorme premio di maggioranza previsto al ballottaggio: una vera truffa ai danni degli italiani!

Un esempio per convincervi. Se al ballottaggio dovessero partecipare un partito con il 20% e un altro con il 19%, il partito vincente otterrebbe il 55% dei seggi e così una minoranza con al massimo il 20% dei consensi governerebbe l’Italia senza adeguati contrappesi. Nota bene che si tratta del 20% di chi è andato a votare e attualmente, a causa dell’astensionismo, è solo il 60% degli aventi diritto al voto!!!. Se anche il partito vincitore avesse il 30% il premio di maggioranza sarebbe abnorme, perché prenderebbe 340 seggi invece di 189: un regalo di 151 seggi! In questo modo il partito che vince potrebbe applicare all’Italia la propria “visione” (es. solo di sinistra, di destra, religiosa ecc.) e un enorme numero di persone non sarebbe rappresentato nella definizione delle leggi con le conseguenti forti tensioni sociali.

In sostanza le riforme di Renzi annullano la centralità del Parlamento e la sua fondamentale funzione di organo per una libera ed equilibrata discussione di leggi coerenti con le indicazioni espresse con il voto da tutti gli elettori.
La “fiducia”, dopo questo stravolgimento, non verrebbe più data da un Parlamento libero ed eletto dai cittadini al Governo, ma dal da un Parlamento vincolato al Capo del Governo – che di fatto nomina la maggioranza dei deputati – al Governo stesso. Un vero circolo vizioso! Un diabolico capolavoro contrario alla democrazia!

È necessario fermare questo processo antidemocratico riportando l’esercizio dei poteri nell’ambito della nostra Costituzione che prevede che Senato e Camera siano eletti direttamente dalle cittadine e dai cittadini.
E’ necessario che la riforma costituzionale attualmente in discussione al Senato venga ripensata per rendere più efficiente il parlamento diversificando, ad esempio, i ruoli di Camera e Senato, questa è la vera riforma del bicameralismo. Questo attuale Parlamento – eletto con il Porcellum, la legge elettorale giudicata illegittima dalla Corte Costituzionale perché non rispecchia la volontà degli elettori – non ha il diritto di modificare, a colpi di una risicata maggioranza sotto ricatto dello scioglimento, le fondamentali regole che garantiscono i diritti di tutti i cittadini. Tra l’altro una eventuale bocciatura della legge elettorale da parte della Corte Costituzionale renderebbe ingestibili le elezioni e il nuovo sistema elettorale, concepito per un sistema con una sola Camera.

Chiediamo quindi a tutte le cittadine ed i cittadini di far sentire il loro deciso dissenso ai membri del Senato, chiedendo loro di tutelare la democrazia, senza cedere al ricatto dello scioglimento delle Camere, decisione che peraltro non spetta al Capo del Governo. Diffondete questo volantino ai vostri amici! Firmate la petizione:


http://www.change.org/p/senato-della-repubblica-sbloccare-la-democrazia-per-far-ripartire-l-italia

Per ulteriori informazioni http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.net/ www.listacivicaitaliana.org

 

Short link a questa pagina http://www.listacivicaitaliana.org/?p=7712

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