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Il resoconto di una partecipante alla riunione della nascente Federazione Cittadini Milanesi.

Le realtà più attive, informate, professionali e preparate del territorio milanese si sono incontrate mercoledì 9 settembre presso la sede dell’associazione Radix in viale Faenza 29 per discutere la possibilità di unirsi nello scopo comune di riportare la grande Milano agli ammirati splendori di un tempo, sollevandola dall’odierno ruolo della Milano-da-bere-usa-e-getta. L’idea è di restituirle la notorietà della sua leggendaria efficienza meneghina entrando legittimamente nella gestione pubblica candidandosi alle elezioni comunali del 2016 come una federazione di cittadini e associazioni milanesi.

E’ una cosa così di buon senso che ci si chiede perché non ci abbia mai pensato qualcun altro prima. Il fatto è che ci hanno già pensato in molti e ovunque, tant’è che anche l’insindacabile saggezza popolare ha prodotto un adagio ormai ben noto da tempi insondabili: l’unione fa la forza. Se ci uniamo saremo più notabili. Usciremo dall’invisibilità microscopica e prenderemo una massa critica tangibile che farà conoscere a tutti la nostra esistenza.

Il concetto è di buon senso, e non è un caso che la nostra associazione sia coinvolta in prima linea, ma nonostante il progetto sembri semplice nella teoria, di facile comprensione, col quale è facile essere d’accordo, che fa intravedere un futuro auspicabile e auspicato di obiettivi raggiungibili e edificanti, con risvolti evolutivi per la società e l’essere umano come individuo, soddisfacenti per la popolazione e sorgente di orgoglio, gratificazione e autostima per tutti, siamo coscienti che dovremo affrontare amaramente conosciute difficoltà.

Ogni qualvolta un progetto d’unione si presenta all’orizzonte si deve affrontare una forma egoistica di protagonismo individuale.

Il singolo si pone sempre davanti, sopra e dentro lo scopo che deve invece essere comune, superiore e protagonista. Si confonde lui stesso con lo scopo, l’obiettivo e il successo dell’iniziativa perdendo fin troppe occasioni per stare zitto e ascoltare. Sorprendentemente tutto questo non è successo nella riunione del 9 settembre.

Tutti i partecipanti hanno rispettosamente ascoltato, come se condividessero l’idea che se una persona sta presentando una proposta che si condivide non ci sia bisogno di ripeterla e ribadirla; come se si comprendesse che se la proposta è in completa dissonanza coi propri pensieri non sia necessario intervenire perché la stessa comprendesse di trovarsi nel posto sbagliato, ma soprattutto come se si arrivasse finalmente a comprendere che il momento giusto di parlare è quello usato per informare dove la sconoscenza sia lacunosa, contribuire, migliorare la costruzione del progetto.

Ho visto molti progetti di unione fallire ma per la prima volta ho visto un gruppo di persone normali, educate, mature, non identificate in nessun ruolo, che non pensavano solo a portare l’acqua al loro mulino o a rinverdire il loro giardinetto ma a una possibilità di farcela insieme. Anche la prima discrepanza di opinioni fra due individui si è risolta con la comprensione che la precedenza doveva essere data allo scopo e non si poteva per l’ennesima volta bloccare tutto un progetto di largo respiro per qualche disaccordo secondario ed accessorio.

Ho avuto, e spero che questa mia percezione l’abbiano avuta anche altri, la piacevole, gratificante e orgogliosa sensazione che gli italiani tutti, e noi come rappresentanza milanese, si stessero svegliando, risorgendo, rinascendo. Si respira una nuova aria, sospettosa quasi, dettata dall’esperienza di non aver più voglia di essere presi in giro. Giustamente guardinghi, quindi, ma non distruttivi. Quasi mi lascio alla speranza che questa volta ce la facciamo. Guai a dubitarne, e soprattutto guai a lavorare contro.

Dando un caloroso benvenuto a tutti, elenchiamo qui di seguito la lista dei partecipanti all’incontro coi loro rappresentanti, oltre ad altri gruppi che non hanno potuto partecipare fisicamente alla prima riunione ma ugualmente interessati, una nuova generazione politica:

Comitato Sicurezza e Legalità Z2

Comitato Cittadini Dergano

Comitato No Stadio al Portello

AssCom Porta Venezia

Comitato 22 Marzo

No Degrado Mala Movida – Milano

Associazione Vivi Sarpi

Comitato Navigli

Più Democrazia a Sesto San Giovanni

Movimento delle Periferie

Associazione Nessunoindietro

Comitato Le Terrazze

Comitato S.Agostino

Comitato Assobrera

Alternativa

Associazione Radix

Liberi Cittadini

Comitato Inquilini Aler Via Belinzaghi

Associazione Articolo4

Comitato di quartiere San Siro

Milano nel Tempo

Associazione Buon Senso & Legalità

Lista Civica Italiana

Comitato “Il Garibaldi”

Forum Civico Metropolitano

Lambrate Informa

 

+ molti altri singoli cittadini milanesi

Simona Valesi

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