skip to Main Content

Si sono incontrati a Firenze i rappresentanti del progetto Per Una Lista Civica Nazionale.
Un’aggregazione che in questi mesi ha raccolto un centinaio tra liste civiche, movimenti, gruppi e associazioni, oltre a singoli cittadini. L’incontro ha avuto l’obiettivo di valutare le proposte per organizzare una lista alle prossime elezioni nazionali. Fautori della democrazia diretta, i rappresentanti del progetto, hanno individuato i metodi con cui verrano decise le liste e i programmi.

Nata dalla volontà di cambiare i modi di fare politica, l’aggregazione Per Una Lista Civica Nazionale ha scelto tre metodi per attuare la democrazia diretta al proprio interno. I promotori vogliono dare un esempio di quello che sono le proposte programmatiche per ridare ai cittadini il potere che da troppi anni in Italia è in mano alla partitocrazia.
La nascente lista nazionale si organizzerà non su base regionale, ma su base circoscrizionale, per avere una struttura organizzativa più vicina ai cittadini.

Saranno due, una donna e un uomo, i rappresentanti eletti in assemblea dai singoli aderenti. Anche questa è una scelta scaturita da un lungo confronto che alla fine ha visto tutti d’accordo sul motto “uno vale uno”. Quindi ogni persona aderente avrà modo di esprimersi.

Questo non bastava per attuare uno dei principi del movimento e così la democrazia diretta è stata declinata in tre passi: il primo da la possibilità ad un congruo gruppo di aderenti di chiedere l’annullamento di una decisione attraverso un referendum tra gli aderenti, poi c’é la possibilità di fare delle proposte e il gruppo non si riterrà soddisfatto delle risposte  potrà chiedere un referendum tra gli aderenti affinché la proposta venga approvata. Infine c’é la possibilità di revoca dei rappresentanti, sempre proposta da un gruppo adeguato di aderenti e sottoposta referendum.

Sono i primi passi di un esperimento che potrebbe essere definito “democrazia cha fatica!”, ma questo non impensierisce gli organizzatori che hanno fatto proprio lo spirito di servizio che in politica in Italia si trova sempre meno.

Una scelta chiara che ha visto tutti d’accordo e che si accompagna con la decisione di rifiutare il finanziamento pubblico che viene visto come simbolo della corruzione e della malapolitica della casta.

L’incontro si è concluso con un appello a tutte le altre aggregazioni che condividono la distanza dalla partitocrazia e la democrazia diretta: “lavoriamo tutti insieme per una lista civica nazionale rappresentativa di tutti i cittadini”.

L’ufficio stampa di “Per una lista civica nazionale”

Back To Top
Cerca