Qui di seguito trovate:
1) Invito
2) Programma
3) Proposta di strategia politica e opertativa
1) Invito:
a tutti coloro che non si riconoscono nell’attuale politica italiana, che si battono nei
territori per i beni comuni, per la solidarietà e la democrazia, per fare impresa in modo
pulito e per creare lavoro sostenibile e non pensano alla politica come mezzo per ottenere
privilegi o come al lavoro per la vita.
15 novembre 2014 – confronto informale aperto
16 novembre 2014 – assemblea nazionale
presso SCUP sport e cultura popolare, via Nola 5 Roma (Metrò A fermata San Giovanni)
|
Per non stare a guardare
Riprendiamoci il futuro entrando
nei luoghi dove si decide!
Creiamo un polo civico
sabato 15 è dedicato ad un incontro aperto a tutti per discutere di un progetto politico giovane, civico e
“dal basso” per costruire nuove strategie basate sulla nonviolenza, l’intelligenza e la creatività.
Troviamo insieme una strategia per mandare i migliori a rappresentarci
nei Comuni, nelle Regioni e al Parlamento perché queste istituzioni
tornino alle loro prerogative costituzionali
Il PD è diventato neoliberista, il Movimento 5 Stelle vagheggia il 51% e si chiude
alle alleanze, la sinistra alternativa non decolla, la destra pensa a privatizzare.
Occorre creare un forte Polo civico!
In Italia, da decenni, innumerevoli gruppi, Liste civiche, comitati, associazioni nazionali e locali si battono per
contrastare devastazioni, sprechi di denaro pubblico, effetti del predominio della finanza sulla politica,
leggi ingiuste, offese allademocrazia e alla Costituzione: spesso purtroppo le iniziative contestate vengono
comunque realizzate. La spasmodica attività dicontrasto é nobile e anche utile ma tiene impegnate migliaia
di persone valide in attività settoriali che da sole non sono risolutive.
Da decenni imprenditori/ici “veri” si affannano per poter sopravvivere in un ambiente ostile dovuto a una
cultura diffusa chevede il profitto come l’unico valore a scapito di qualsiasi etica e ad uno Stato che anziché aiutare
complica la vita e favorisce gli amici degli amici.
Da decenni i/le giovani fanno sempre più fatica a trovare un lavoro degno di questo nome e devono pensare
di andare all’esteroper mettere a frutto gli studi fatti. Pensare ad un mutuo per metter su casa é praticamente impossibile.
Da epoche più recenti, fortunatamente, esistono esperienze (le buone pratiche) che dimostrano che si può
vivere secondocriteri di solidarietà, maggiore giustizia, rispetto dell’ambiente creando posti di lavoro dotati
di “senso” economico, sociale eambientale e che si può fare impresa pensando al bene comune e non solo al profitto.
Ma anche questo non è sufficiente perché ladevastazione delle istituzioni avanza!
E’ tempo che tutti, cittadine e cittadini, i movimenti, i gruppi, le associazioni che hanno preso consapevolezza del
pericolo di disgregazione sociale ed economica che incombe sull’Italia e sul mondo, escano dai loro “bozzoli” e
trovino il modo didialogare per capire come ottimizzare i loro sforzi organizzandosi e lavorando insieme,
ciascuno secondo le proprie capacità ecompetenze, nel rispetto delle specificità di ciascuno
per eleggere propri rappresentanti nei luoghi istituzionali dove si decide.
Non si chiede a nessuno di abbandonare la propria missione, ma di affiancarla con una maggiore attenzione alla politica
e a chi la vuol fare per il bene comune.
A questo scopo Lista civica italiana, in occasione della propria Assemblea nazionale (domenica 16 novembre 2014) convoca
a Roma una riunione informale aperta a tutti per sabato 15 novembre
al fine di confrontare le rispettive esperienze, gli errori fatti e i successi ottenuti, allo scopo di costruire una strategia
comune e mettere le basi per una rete “libera” e operativa.
LCI, che si colloca naturalmente nell’area civica, ha dimostrato di non soffrire di autoreferenzialità collaborando,
con spirito di servizio, all’esperienza di “Cambiare si può” dalla quale é poi uscita a fronte della presenza ingombrante
di forze politiche che vogliono autoconservarsi. I motivi del falimento di questa esperienza politica e di altre simili
sono sempre gli stessi: personalismi, caccia alla poltrona, non considerazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio
di esperienze locali, presenza di “soliti noti” che dietro le quinte decidono tutto.
Ora LCI ritiene di avere le carte in regola per fare una sua proposta politica che superi questi problemi,
tenendo conto delle esperienze passate e confrontandosi con quelle delle altre aggregazioni affini.
Vi invitiamo pertanto a leggere la nostra proposta
politica allegata e a venirla a discutere con noi sabato
In questa prospettiva ci permettiamo di chiedere a tutti i/le rappresentanti di aggregazioni “sorelle”, di compilare
le due tabelline allegate alla fine per esporre i risultati di una riflessione analitica sulle proprie esperienze,
sinteticamente rappresentata con il modello SWOT, (vedi la spiegazione nel programma più sotto riportato).
Ogni giorno che passa é un giorno in cui viene annientato un pezzo della nostra società, della nostra economia e della nostra
democrazia. Non perdiamo questa opportunità!
Vi aspettiamo a Roma. A presto!
Il coordinamento nazionale di Lista civica italiana
Per partecipare iscriversi tramite il modulo che si trova qui:
2) Programma
Roma sabato 15 e domenica 16 novembre 2014
presso SCUP sport e cultura popolare, via nola 5 Roma (Metrò A fermata San Giovanni)
Per smettere di subire
Per non stare a guardare
Riprendiamoci il futuro entrando
nei luoghi dove si decide!
Creiamo un polo civico
Sabato 15 novembre 2014
Incontro aperto a tutti per discutere di un progetto politico giovane, civico e
“dal basso” per cambiare strategia e smettere di subire l’agenda politica degli altri.
La riunione sarà gestita da facilitatori
mattina
Registrazione dei partecipanti dalle 9 alle 10
dalle 10.00 alle 13.15
Mattina Relazioni introduttive con lettura di un documento di Paolo Maddalena Vice presidente emerito della Corte
Costituzionale sul decreto “Sblocca Italia”e i pericoli per la democrazia italiana dovuti alla finanziarizzazione
dell’economia
Presentazione e discussione dei risultati aggregati dell’analisi SWOT
inviate dai vari gruppi (non oltre il 13 Novembre) .
L’analisi SWOT (conosciuta anche come matrice SWOT) è uno strumento di pianificazione strategica usato
per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce
(Threats) di un progetto o in un’impresa o in ogni altra situazione in cui un’organizzazione o un individuo
debba svolgere una attività orientata al raggiungimento di un obiettivo. L’analisi riguarda sia l’ambiente
interno (analizzando punti di forza e debolezza) che quello esterno all’organizzazione (analizzando opportunità e minacce).
Nel nostro caso la prima tabella SWOT riguarda
Per realizzare questa indagine alla fine di questo documento alleghiamo due semplici
quadranti da compilare con riferimento a due obiettivi seguenti .
Analisi n.1 Da compilare rispetto alla vostra esperienza reale di fare politica e/o cambiamento in modo efficace.
Perchè non ci si riesce ad unire? Perché non si riesce a lavorare insieme visto che i valori sono tendenzialmente simili?
Analisi n.2 Da compilare rispetto all’Obiettivo: Creazione di una rete per fare in modo organizzato informazione
/formazione e raccogliere firme per un referendum o per poter presentare una lista elettorale.
Seguiranno le relazioni, i commenti e le proposte dei gruppi che avranno richiesto il loro intervento entro
il 13 novembre. Iltempo che essi avranno a disposizione sarà pari al tempo restante della mattinata diviso
per il numero dei gruppi iscritti e rappresentati. L’organizzazione comunicherà a ciascuno due giorni
prima il tempo attribuito e l’ordine degli interventi.
Temi trattati da LCI ai quali relatrici e relatori dovranno attenersi durante i loro interventi della mattina:
• come facilitare l’incontro solidale e proficuo tra persone nella dispersa “nebulosa” degli impegnati e dei delusi
• quali strumenti “poveri e creativi” da usare in rete per essere più efficaci nella comunicazione politica con
e senza internet
• quali attività concrete da organizzare per coinvolgere cittadine e cittadini e per creare una cultura comune.
Come e quando farle in Italia.
Pausa pranzo
Chi lo desidera potrà usufruire dei pasti a filiera corta e biologici preparati all’interno a cura di SCUP (prenotarsi all’atto
dell’iscrizione grazie al link
Pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30
Discussione aperta della proposta politica e degli obiettivi concretipresentati da Lista civica italiana
(vedi allegato) e delle ulteriori proposte emerse da parte degli altri gruppi e presentate durante la mattina.
Con questa proposta politica e operativa LCI non intende imporre a nessuno le proprie determinazioni, bensì
intende offrire uno spunto di riflessione sulle esperienze maturate in tre anni di attivismo caratterizzati
dalla volontà di esercitare il confronto politico in rete, nel pieno rispetto delle specificità di ciascuno ma
rifiutando tutto ciò che si manifesti con posizioni, tentazioni e tattiche leaderistiche.
Sintesi degli strumenti proposti da LCI:
– per fare politica: una organizzazione a rete dove tutti sono alla pari e condividono valori e progetti comuni nel
rispetto delle diversità di ciascuno. Detta organizzazione deve essere in grado di raccogliere firme per presentare
una lista politica alle elezioni o per fare un referendum
– per fare comunicazione: happening e stili di comportamento che possano far presa sulla “morbosità” tipica
del giornalismo italiano.
– per formare: tour nazionali di incontri pubblici su alcuni temi strategici rivolti a tutti i cittadini
– per informare: volantinaggio sincronizzato per raggiungere le persone non in rete unitamente ai più
moderni mezzi di comunicazione via internet.
Sera
Invitiamo tutti i convenuti ad un momento di socializzazione presso lo storico cinema Azzurro Scipioni
che ha messo in programmazione per noi il film sui metodi di azione nonviolenti
“Everyday Rebellion” diffuso l’11 settembre 2014 nelle sale e già introvabile in Italia:
(NdR vedere il trailer https://www.youtube.com/watch?v=35aswRCDOqs )
Domenica 16 novembre
Assemblea nazionale di Lista civica italiana
dalle 9.30 alle 10.30 è possibile registrarsi alla ricezione per avere i contrassegni per votare
Votano solamente gli aderenti in regola con il versamento della quota. L’Assemblea può deliberare di ammettere
al voto chi abbia versato la quota il giorno stesso della convocazione.
ore 10.00
Assemblea nazionale di Lista civica italiana
Ai sensi dell’art.4
Nomina del presidente dell’Assemblea e del verbalizzante
Conta dei presenti in regola
Approvazione della relazione sintetica sulle attività svolte nel 2013 e relativo bilancio.
Discussione e votazione su:
– proposta politica di LCI e integrazioni al programma elettorale nazionale approvato nel 2013 che è disponibile
sul sito (programma parte prima e parte seconda); Gli Emendamenti vanno inviati
a info@listacivicaitaliana.org entro il 13 novembre 2014)
– alleanze elettorali e coalizioni politiche;[max 30 minuti di dibattito e eventuali votazioni]
– approvazione del bilancio
– approvazione del proprio regolamento
– nomina dei membri del coordinamento nazionale ex Art. 16 comma 2 e Art. 7 comma 5 tenendo conto che
la metà dei membri in carica non può essere rieletta [procedere a sorteggio del 50% dei membri in carica
del coordinamento nazionale che non possono essere rieletti]
– nomina dei revisori dei conti e del Collegio di garanzia
ore 13.30 fine dell’assemblea nazionale
Pranzo e partenza
Chi lo desidera potrà usufruire dei pasti a filiera corta e biologici preparati all’interno a cura di SCUP (prenotarsi
all’atto dell’iscrizione grazie al link
3) Documento Assembleare
Proposta politica strategica e operativa di
Lista civica italiana (LCI).
Da discutere e mettere ai voti domenica 16 novembre 2014 nel corso dell’Assemblea nazionale di Roma.
Riprendiamoci il futuro entrando
nei luoghi dove si decide!
Creiamo un polo civico
Sintesi del documento:
Lista Civica Italiana si rivolge a tutti i portatori di interesse – con una attenzione particolare ai giovani – che si
battono per una società più giusta, civile e solidale e per una economia che rispetti le persone e l’ambiente e a
quanti non si riconoscono nell’attuale classe politica. A partire dalla considerazione che l’approccio “associazionistico”
– solitamente apartitico – non ha impedito lo sfascio delle istituzioni, LCI ritiene che il perseguimento di
quell’obiettivo non possa prescindere dall’ottenimento di una forte presenza in parlamento.
LCI ritiene quindi indispensabile fare una analisi (paragrafi 2) e trovare una strategia per smettere di dover
rincorrere le scelte di forze politiche che evidentemente non operano per il bene comune.
Purtroppo il Movimento 5 Stelle non dà segni di disponibilità a fare alleanze con movimenti affini mentre
la sinistra è bloccata tra autoconservazione e chiusure ideologiche.
LCI ritiene opportuno iniziare a lavorare per creare un Polo civico e per fare questo propone a tutti
gli interessati di condividere valori comuni (paragrafo 3) e di individuare alcuni obiettivi programmatici
(paragrafo 5) da perseguire con altre forze affini allo scopo di mandare in parlamento persone in grado
di produrre il cambiamento auspicato.
Di importanza prioritaria il coinvolgimento dei giovani (paragrafo 6).
LCI é aperta ad alleanze con altri partiti non tradizionali e a fare rete con tutti i gruppi che condividano un
ristretto elenco di valori di riferimento e di nuove modalità e nuove regole per fare politica (paragrafo 4).
LCI con questo documento propone (paragrafo 8) alcune attività e alcuni metodi di azione per iniziare da
subito a creare una rete lavorando insieme su alcuni obiettivi concreti e raggiungibili tra cui una rete
per informare e formare i cittadini e campagne di voto con il portafoglio.
1) Premessa: da dove viene LCI, il suo percorso costituente
Lista civica italiana (LCI) é indipendente dai partiti tradizionali e nasce dall’impegno di persone
provenienti da aree politiche diverse e dall’esperienza di liste civiche locali che a partire dal 2011
decisero di fare un processo costituente partecipato e aperto a tutti (il nome del progetto era: Per una
lista civica nazionale). Ad un certo punto, dopo decine di riunioni, ci si è accorti che non si poteva andare
avanti all’infinito (anche perchè non si può parlare con altri enti dicendo che non si ha ancora una identità e
non si può neanche lontanamente pensare di partecipare alle elezioni) e quindi si è deciso di concludere e
formalizzare il tutto con l’Assemblea nazionale di Rimini del 2013. Da allora a quanti vogliono organizzare
un nuovo progetto costituente proponiamo di capire a fondo lo spirito del progetto di LCI ed eventualmente
di aderire dato che siamo convinti che un progetto che punti al bene comune convergerebbe su una struttura
e su delle regole simili a quelle che abbiamo già elaborato. Oppure di fare il proprio lungo processo costituente
e alla fine dello stesso, trovata una identità e una missione, valutare se si può collaborare federandosi.
L’ obiettivo di LCI é di affrontare e risolvere problemi concreti di immediato interesse di cittadine e
cittadini e di battersi per applicare e mantenere vivi in Italia i valori fondanti della nostra Costituzione.
Le spinte fondamentali alla creazione di LCI sono state date dal desiderio di superare le sterili diatribe dei
partiti tradizionali che troppo spesso nascondono solo interessi di parte e dalla constatazione che se si
lavora solo su singoli problemi seppur importanti o sul solo livello comunale o provinciale si continua
a “mettere pezze” alle decisioni prese dal potere centrale nazionale.
Da qui la decisione – dopo due anni di studi e di confronti aperti – di creare nel marzo del 2013 Lista Civica
Italiana con l’obiettivo di portare in parlamento le persone migliori che, su una popolazione di 60 milioni
di abitanti, sicuramente esistono, più preparate, più generose e credibili delle attuali.
LCI vuole rivoluzionare la politica passando dal leaderismo televisivo alla
responsabilità diffusa dei “cittadini protagonisti”.
LCI vuole essere un mezzo per la ricerca dei modi con cui si possa lavorare in rete con altre componenti
dell’area civica anche se accorpate in altri partiti nascenti o esistenti.
In sostanza LCI é infine uno strumento di lavoro a disposizione di chi lo vuole usare per il bene comune,
non un mezzo per procurarsi potere, soldi e poltrone: la sua carta di intenti e il suo statuto lo dimostrano.
Collante motivazionale del gruppo promotore è stata ed è la condivisione di valori di fondo, quali la
nonviolenza, la difesa del territorio, la coscienza dei limiti del pianeta e la conseguente necessità di una
riconversione ecologica dell’economia, il desiderio di dare più potere ai cittadini affiancando la democrazia
diretta alla democrazia rappresentativa, la legalità, la difesa e attuazione della Costituzione e l’applicazione
dell’art. 53 della Costituzione che prevede il pagamento delle tasse in modo progressivo e basato sulla
capacità contributiva dei cittadini.
2) La desolante analisi della politica italiana e la necessità di creare
un polo civico per il cambiamento dell’Italia
La disgregazione della società e delle istituzioni italiane avanza rapidamente: occorre invertire la marcia
prima che sia troppo tardi.
Non c’é tempo di aspettare il partito dei sogni che raggiunga il 51% e risolva tutti i problemi.
LCI é conscia quindi della necessità, per chi aspira a governare, di dover costituire una alleanza tra partiti
diversi piuttosto che stare a fantasticare rispetto ad un soggetto politico unico.
Ha quindi preferito ragionare in termini “strategici e trasversali” restando nel campo del possibile.
Per fare questo ha effettuato una analisi delle aree in cui si collocano gli elettori italiani e dei loro partiti di
riferimento: i risultati purtroppo per ora sono desolanti e forse l’unica vera speranza é data dalla
grande area del non voto dove potrebbero esserci persone “recuperabili”.
Innanzi tutto si è constatato che:
– circa un 50% del totale degli elettori é giustamente disgustato dai partiti tradizionali, non va a
votare e però potrebbe essere rimotivato a farlo,
– un 20 % dei votanti é abbastanza fedele al Movimento 5 Stelle, ma questo partito con scarso senso politico
(o peggio per facilitare lo sfascio dell’Italia e la sua consegna alla finanza e alle multinazionali), per ora non ha
mai fatto alleanze con forze pulite e nuove a livello regionale o comunale e pare voglia perseverare su questa linea
– ancora oggi esiste una parte di elettorato che ritiene importante avere dei riferimenti di “sinistra” nel
programma. A proposito di quest’ultima area speriamo che una buona parte degli elettori del PD si accorga
finalmente che il loro partito è diventato neoliberista e quindi lo abbandoni. Per quanto riguarda la nascita
di nuovi gruppi di sinistra ci pare che questi soffrano dei problemi che abbiamo già nominato e quindi stentano
a decollare (personalismi, caccia alla poltrona, non considerazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio
di esperienze locali, presenza di “soliti noti” che dietro le quinte decidono tutto, presenza di partiti che
mirano ad “saltare sul nuovo” per l’autoconservazione). Le formazioni della sinistra dovrebbero inoltre
smettere di credere di avere l’”esclusiva” su argomenti come giustizia, equità ecc.
– una grossa parte di elettorato sia di destra e che di sinistra si fa ancora ammaliare dalle promesse della
crescita economica e da slogan capillarmente diffusi dai media quali “ce lo chiede l’Europa”.
Alla luce di questa analisi LCI ritiene che sia giunto il tempo di lanciare un soggetto politico (Polo civico)
che si rivolga all’area civica ovvero a quelle persone che vogliono semplicemente mettere al centro
della politica la persona e le sue esigenze per vivere serenamente nel rispetto dello spirito della nostra Costituzione.
Questo Polo civico potrebbe anche essere di tipo federativo.
3) I possibili valori di riferimento per quanti volessero aggregarsi al Polo civico
Come é stato detto LCI ha già avuto numerosissime occasioni di confronto con altri enti politici e non politici
e ha quindi una idea abbastanza precisa di quali potrebbero essere i valori aggreganti su cui basare il
programma politico. Eccoli di seguito:
– difesa e attuazione della Costituzione che LCI non ritiene immodificabile se ciò significa renderla sempre più
adatta al perseguimento del bene comune.
– legalità e lotta alla corruzione
– difesa del territorio del patrimonio italiano (cultura, arte, paesaggio, piccole e medie imprese, agricoltura
e turismo eco compatibili, creatività, cibo)
– coscienza dei limiti del nostro Pianeta e conseguente necessità della riconversione ecologica dell’economia
– lotta alla finanza speculativa e alle sue degenerazioni
– fiducia nei giovani e coinvolgimento dei giovani che sono il nostro futuro e loro partecipazione attiva
e alla pari al progetto politico, senza “sfruttamenti” di sorta.
infine senza la certezza che tutti condividano:
– integrazione della democrazia rappresentativa con la democrazia diretta ritenuta strumento indispensabile
per giungere ad una democrazia “matura”.
4) Le regole indispensabili per evitare il ritorno alla vecchia politica
LCI pensa che un buon numero di cittadine e cittadini possano tornare ad attivarsi con entusiasmo
in prima persona e a votare solo se avranno la certezza che i soggetti politici da eleggere siano
competenti, puliti e credibili.
Il nuovo sarà effettivamente “nuovo” se sarà caratterizzato dalle seguenti regole:
1) Numero dei mandati limitato (con ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione dopo il mandato: non
si cercano politici-martiri, ma persone che si prestano alla politica per passione e per l’ interesse “personale”
di veder funzionare bene lo Stato)
2) Revisione al ribasso degli emolumenti: un politico non può guadagnare in un mese quello che un operaio
guadagna in un anno.
3) Eliminazione dei privilegi (il politico deve essere un cittadino tra i cittadini)
4) Nomina dei candidati attraverso elezioni primarie legate ai territori. I candidati devono avere alle spalle
una storia di impegno personale che dimostri la loro credibilità, competenza e “generosità sociale”.
5) Adozione della democrazia diretta all’interno del nuovo soggetto politico (questo implica che tutti i suoi
aderenti dispongano di strumenti statutari per mettere in discussione l’operato dei rappresentanti interni
e dei componenti delle strutture di coordinamento, per revocare i mandati, per proporre / abrogare
iniziative/decisioni dei gruppi di coordinamento a qualsiasi livello). Esistenza di procedure di garanzia per le
procedure sanzionatorie (es. espulsione).
6) Trasparenza contabile e gestionale
7) Indipendenza dai partiti tradizionali
8) Non candidabilità di politici che siano riconoscibili come rappresentanti di partiti tradizionali salvo eccezioni
di manifesta rottura dal partito di provenienza, supportata dalla storia pregressa che confermi la statura e
la coerenza della persona e del politico. Tali ammissioni dovranno comunque essere decise unicamente dalle
Assemblee nazionali.
5) Possibili obiettivi programmatici del polo civico
1 – difesa dei beni comuni dalla privatizzazione, inalienabilità dei beni comuni,
2- contenimento della finanziariarizzazione dell’economia e dei suoi effetti negativi sulle persone e le istituzioni,
3- divisione tra banche di investimento e banche commerciali,
4 – politica delle piccole opere diffuse anziché delle grandi opere inutili (es. EXPO2015),
5 – promozione della scuola, sanità, trasporti pubblici,
6 – ricerca di base ed applicata a patto che sia in armonia con la vita e i viventi del nostro pianeta,
7 – promozione dell’economia solidale e delle filiere corte,
8 – legge sul conflitto di interessi, legge per regolamentare i partiti,
9 – riforma della giustizia con semplificazione della selva legislativa che rende incerto il diritto e riduzione
dei tempi per ottenere giustizia,
10 – riforma fiscale secondo il dettato dell’art.53 della Costituzione con tassazione basata sulla capacità
contributiva (=reddito – spese per la vita dignitosa della propria famiglia) e sulla progressività,
11 – legge contro la corruzione,
12 – ritorno alla meritocrazia per l’accesso alle cariche pubbliche, eliminazione della partitocrazia che infesta
ogni angolo della vita pubblica,
13 – riconversione ecologica dell’economia e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano,
14 – creazione di posti di lavoro sulla base della vera ricchezza italiana che é data dal clima, il paesaggio,
il patrimonio culturale, la creatività, il cibo di qualità, il sole e le energie alternative, l’industria di qualità,
15 – tutela delle piccole e medie imprese e difesa dei diritti dei lavoratori.
16 – legge per il terzo settore e per il cooperativismo per facilitarne la vita ed evitare gli abusi,
17 – legge per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e per permettere il reinserimento
a quanti ne siano stati espulsi,
18 – tutela della maternità e della paternità e dei primi anni di vita del bambino/a come uno dei momenti
più belli della vita di una persona,
19 – leggi più efficaci a difesa della Costituzione (maggior potere di controllo da parte della Corte
Costituzionale e referendum propositivi per la sua attuazione),
20 – legge elettorale del parlamento nazionale di tipo proporzionale
Ovviamente LCI nella fase iniziale si occuperà di due obiettivi: lanciare una proposta di riforma fiscale
e la promozione di politiche per la creazione di posti di lavoro e di imprese in armonia con le limitate risorse del pianeta.
6) Coinvolgimento dei giovani… per i giovani
In parlamento dovrebbe essere caratterizzato da una buona percentuale di giovani in quanto sono loro,
più degli anziani, interessati a costruire un piacevole e sereno mondo futuro.
LCI propone quindi di selezionare un nutrito gruppo di giovani che desiderano impegnarsi in politica,
sulla base dei seguenti requisiti:
– aver lavorato per un congruo periodo come volontario o promotore di organizzazioni conosciute e
operative di qualsiasi livello (locale-nazionale) nei settori sociale, ambientale e culturale.
– essere sostenuti da detti gruppi
– avere possibilmente un titolo di studio
– avere buone referenze da parte del contesto sociale di provenienza
Il loro emolumento da parlamentare sarà messo in una cassa comune e utilizzato per dar loro uno
stipendio dignitoso e supportare economicamente altri giovani che lavorino per dare vita a:
– incontri, seminari e momenti formativi finalizzati alla educazione civica e alla educazione di solidarietà sociale
tra i cittadini
– organizzazione di una scuola per aspiranti parlamentari
– organizzazione di un centro studi in grado di analizzare le proposte di legge parlamentari, offrendo consulenza
e sostenendo quanti stanno in parlamento
– un tavolo di lavoro per tenere i contatti con tutti i portatori di interesse in linea con i valori citati al paragrafo 3)
esistenti sui territori aiutandoli nelle loro attività
Queste strutture non devono diventare carrozzoni, ma devono essere sottoposte annualmente a procedure
da parte degli aderenti a LCI per verificarne l’efficacia
7) Come autofinanziarsi
LCI propone l’autofinanziamento popolare e/o donazioni di parlamentari “indipendenti dai partiti tradizionali”
e desiderosi di facilitare la costituzione del nuovo soggetto politico.
8) Proposta di attività da fare in rete a breve termine
(autunno 2014-primavera 2015)
A) Informazione/formazione
La principale necessità di un soggetto politico é quella di ottenere il consenso dei/delle cittadini/e perché
senza consenso non si hanno voti. Il consenso si genera creando cultura e consapevolezza diffuse e
fornendo strumenti di comprensione della realtà in cui viviamo.
Purtroppo la stampa italiana e la televisione sono in mano a poteri che cercano di orientare il pubblico
a loro uso e consumo. E’ quindi impensabile – tranne rare e lodevoli eccezioni – considerarle come strumenti
da poter utilizzare per informare le persone – ancora la maggioranza – che non dispongono una connessione a internet.
Non potendoci quindi permettere di creare nostri giornali o TV la proposta di LCI é di organizzare:
A1) Incontri pubblici.
Organizzare – cominciando dall’autunno 2014 e sulla scorta di esperienze nazionali già effettuate con successo-
una serie di incontri pubblici in tutta Italia sui seguenti 4 ambiti:
– conoscenza della Costituzione evidenziandone gli articoli che – se applicati – permetterebbero una vita
migliore. Requisiti di una buona legge elettorale rispettosa dei cittadini
– conoscenza dei limiti del pianeta a partire dall’impronta ecologica e conseguente necessità di riconvertire
ecologicamente l’economia creando posti di lavoro e aiutando le imprese a convertirsi. La “crescita
economica” come mito impossibile.
– effetti della finanza internazionale sulla nostra vita, gli effetti del fiscal compact, problema del debito
e di come uscirne, trattati TTIP; riforma fiscale basata sull’articolo 53 della Costituzione
Elemento comune a tutti gli incontri deve essere la sensibilizzazione dei cittadini circa il loro grande
potere, di cui non hanno ancora preso coscienza, consistente nella possibilità di scegliere i prodotti o i servizi
delle aziende che basino la loro attività su criteri rispettosi delle persone, dell’ambiente e della qualità della
vita in generale: il cosiddetto voto con il portafoglio.
A2) Volantinaggio sincronizzato.
Organizzare grazie ai gruppi, ai comitati e alle sezioni locali esistenti in Italia la diffusione a tappeto e
in modo sincronizzato (es. nell’arco di due settimane) di volantini il cui testo sia scritto in maniera chiara
da esperti (e ovviamente – ove possibile – tramite le reti internet) raggiungendo quelle tante persone che
non sono ancora in rete. Il logo dovrà essere possibilmente l’insieme dei simboli delle singole parti
proponenti. La descrizione del volantinaggio si trova su http://retecivicaitaliana.it/volantinaggio-diffuso-sincronizzato/
Tutto ciò ovviamente va affiancato con l’utilizzo degli strumenti a basso costo più efficaci per
diffondere i messaggi in rete
B)Rete operativa organizzata.
Creazione di una rete organizzata indipendente da partiti tradizionali per:
– raccogliere firme per i referendum di interesse comune,
– raccogliere firme per presentare alle elezioni i citati soggetti politici senza dover dipendere da partiti già esistenti
– attuare campagne di voto con il portafoglio.
Allegato per l’analisi SWOT che va inviato entro il 13 novembre 2014 a
Da compilare da parte dei gruppi partecipanti
Analisi n.1
Da compilare rispetto alla vostra esperienza reale di fare politica e/o cambiamento in modo efficace.
Perchè non ci si riesce ad unire? Perché non si riesce a lavorare insieme visto che i valori sono tendenzialmente simili?
Compilato da: | |
Gruppo: | Obiettivi del gruppo:
|
Telefono: | E-mail: |
Rispetto alla realtà interna al nostro gruppo:
punti di forza
|
Rispetto alla realtà interna al nostro gruppo:
punti di debolezza |
Rispetto alla realtà esterna al nostro gruppo:
opportunità
|
Rispetto alla realtà esterna al nostro gruppo:
minacce |
Segnalo liste civiche veraci di mia conoscenza
Nome Lista:
Comune:
Provincia:
Referente:
Telefono:
|
Analisi n.2
da compilare rispetto all’Obiettivo: Creazione di una rete per fare in modo organizzato informazione/formazione
e raccogliere firme per un referendum o per poter presentare una lista elettorale.
Compilato da:
|
|
Gruppo:
|
|
Telefono:
|
E-mail: |
Rispetto alla realtà interna al nostro gruppo:
punti di forza
|
Rispetto alla realtà interna al nostro gruppo:
punti di debolezza |
Rispetto alla realtà esterna al nostro gruppo:
opportunità
|
Rispetto alla realtà esterna al nostro gruppo:
minacce |
page:ASSEMBLEA_NAZIONALE