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Piccoli passi, in una giornata di neve in un’Italia bloccata, non solo dal maltempo.

In pochi non si decide niente, il tentativo è di delineare un percorso partecipato.

Per collegarsi skype contattare: “ListaCivicaNaziomale” per chat e audio

Focus della giornata

  1. Comunicazione esterna – metodo di lavoro
  2. Tempi di lavoro
  3. Definizioni metodi presa di decisione (proposta, discussione, votazione) singoli e gruppi di aderenti, assemblee locali e nazionali
    1. modifiche carta d’intenti, regole, programma; insomma documenti fondativo-rappresentativi
    2. altri eventi cui LCN deve rispondere
  4. Struttura minima per operare:
    1. Definizione gruppi e commissioni di lavoro
  5. Schema programma (suddivisione)

I documenti in lavoro sono aggiornati passo passo  e visibili a tutti su pbwork

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3) Metodi di presa di decisione

Una testa un voto. All’adesione ogni singolo dichiarerà il gruppo di appartenenza: potrà così votare tramite il referente o direttamente. Il referente del gruppo dovrà riportare per ogni votazione i singoli voti delle persone appartenenti al gruppo. I facilitatori eletti della circoscrizione possono raccogliere i voti e riportarli a livello nazionale.

Roberto: Domanda: i tempi della politica sono rapidi, questo processo complesso e lungo

Sergio: Il gruppo di facilitazione nazionale può avere alcune funzioni in delega dall’assemblea

Michele: Proposta 3 assemblee fisiche nazionali fisiche a parte eventi straordinari; Decidono i partecipanti all’assemblea + una settimana per commenti in caso di evidente contrarietà referendum. L’assemblee circoscrizionali votano i facilitatori, se due uomo e donna. Modifica Carta intenti, programma, regole, iniziative nazionali.

Michele: Voto da casa, una testa un voto. Attenzione adesione dei “furbi”. Non può aderire chi nei fatti del loro operato pubblico o privato agisce o ha agito in contraddizioni con la carta degli intenti. Decisione che si prende in assemblee pubbliche NO GRUPPI PROVIBIRI

Non si può votare ogni giorno. In linea di massima la lista si decide una volta al mese. “La settimana delle votazioni”, no quorum sulle votazioni

Michele: Voto per facilitatore (portavoce) deve votare alla fine della settimana portando i voti di delega a lui.

Gabriele: evitatare il tesserificio: proposta adesione articolata, che nessuno possa fare per lui – adesione Cartacea e va ad una segreteria nazionale

Gabriele: idea “non mi piace” tipo facebook per cambiare  i facilitatori anche in itinere oltre alle votazioni.

Gabriele: Articolare un sistema di quote mensili

Gabriele: i delegati all’assemblea nazionale sono i facilitatori decisi dalle assemblee circoscrizionali le quali si  organizzano come meglio riescono: per circoscrizione, o per provincia.

Alessandro: con web è possibile verificare iscrizioni ed è possibile dare accesso a tutti per iscrizione e voto, nelle iscrizioni si da’ il consenso per rendere pubblico nome, cognome e città, fasi della proposta-discussione (prima del voto) vanno articolate (le proposte devono essere raccolte e apprezzate, quelle più apprezzate vanno alla votazione finale),

Principio di decidere ogni volta che è possibile con gli iscritti

Sergio Proposta assemblea Nazionale Maggio/giugno Ottobre/Novembre (circa 6 mesi prima delle elezioni 2013)

Proposta Alessandro è disponibile a creare delle formazioni per gruppi di facilitatori/zerbini

Sergio, Attenzione a no dare  troppo peso agli incontri fisici; per facilitare la partecipazione (anche via internet), stilare un documento periodico con tutte le proposte le decisioni e le comunicazioni e le votazioni in corso,

Sergio: sistema per chiedere la modifica delle decisioni prese: Ci vuole un numero minimo di aderenti (ad es 2 fino a 20, 5 fino a 100, 10 fino a 1000) per chiederlo.

Sergio: Vs furbetti: diminuire  il potere decisionale dei facilitatori, Il Facilitatore a livello circoscrizionale prioritariamente  deve controllare che gli aderenti rispettino la carta degli intenti e viceversa. (con il metodo del “non mi piace”)

Sergio: proposta suddividere gli aderenti al progetto in attivi e sostenitori. Questi ultimi hanno impegni (compresa la quota) e poteri (compreso il voto) limitati rispetto agli attivi che lo sono a fronte di un impegno concreto; es 2 ore di impegno pubblico al mese.

 3.1) Documento delle regole

Sergio Mazzanti in base alla discussione odierna proporrà un testo da porre all’approvazione e modifica degli aderenti.

 

Pausa Pranzo

 

 4) Struttura minima per operare

Augusto: credo si  possa partire subito con un “gruppo di facilitazione nazionale provvisorio”, formato da chi nelle circoscrizioni  è disponibile; formare subito il gruppo di comunicazione esterna “provvisorio” con chi si occupa di fb, sito e rapporti con la stampa

Roberto c’è l’esigenza di nominare un gruppo di faclitazione e un  ufficio stampa provvisori per gestire la fase transitoria.

Alessandro: non abbiamo ancora deciso il documento delle regole

Sergio e altri: apriamo da oggi le iscrizioni su sito e dal 26/02 al 3/02 gli aderenti votano il documento delle regole ed eleggono  1 o 2 facilitatori su base circoscrizionale.

Proposta di Scheda di adesione

 

5) Schema programma

Proposta creazione gruppi di lavoro tematici

Priorizzazione delle tematiche

Stiamo lavorando sul sito Pbworks

 

Questo articolo ha 2 commenti

  1. @Carlo In pochi non si decide niente, il tentativo è di delineare un percorso partecipato. Partecipa e contribuisci pure!

    @guido Per coerenza hai ragione, anche io ne sono preoccupato, l’istanza di rappresentanza minima nasce dal bisogno di avere risposte veloci su questioni di attualità.
    E’ un tema, come tutto il resto in modifica, apriamo la discussione!

  2. Continuo a riflettere sulle regole. E torno a quello che per me è un po’ il dubbio di fondo sull’anima che deve avere questo progetto:

    A) aggreghiamo essenzialmente liste civiche e gruppi ?

    B) oppure vogliamo aggregare essenzialmente cittadini ?

    Non è la stessa cosa. Ne discendono scelte diverse. Faccio l’esempio: nella prima ipotesi viene spontaneo scegliere regole di rappresentanza: per un gruppo (o lista) parla e decide una persona. Nel secondo caso, invece, una testa un voto non ha eccezioni. La delega non esiste.

    Io preferisco decisamente la seconda soluzione, basata sulla democrazia diretta e partecipata.

    Presuppone che le problematiche vengono discusse sostanzialmente sul web, in riunioni via skype, voxly etc. Nei gruppi tematici che verranno creati sul sito. Con partecipazione aperta a tutti i volenterosi.
    Le decisioni, in maniera consequenziale, vengono prese con il principio di una testa un voto senza delega e senza quorum. Attraverso il sito, dando a tutti il modo di farlo (es. votazione aperta per una setimana).

    Gli incontri fisici sono importanti, lo so bene. Ma a livello diverso da quello comunale sono un limite per troppa gente. Devono servire per capirsi meglio, per organizzare, per conoscersi. Quindi ben vengano sia a livello locale che nazionale. Non devono però servire per prendere decisioni.

    Le decisioni prese nelle assemblee sono per definizione decisioni prese da pochi.

    Il metodo del M5S funziona. Ha un solo limite nella presenza ingombrante di figure centreali. Non non avremmo neppure quello, che aspettiamo?

    nella democrazia diretta e partecipata ci crediamo davvero oppure… sarebbe bella ma… per motivi pratici… ne facciamo a meno ??

    E’ evidente che l’aggregazione di gruppi esistenti sembra facilitare il compito iniziale: mettere insieme tre gruppi da 100 ti porta a 300 in un minuto. Metterli insieme ad uno ad uno forse ci vuole più tempo. Ma non è la stessa cosa. E si incontra un limite fisico: 1. non è che hanno solo questa alternativa, sappiamo tutti che di tentatici di aggregare gruppi ce ne sono a decine. 2. quando i gruppi sono finiti? che interesse avrebbe un cittadino singolo ad aderire d un progetto dove se non fai parte di un gruppo sei di fatto emarginato??

    Pensiamoci bene.

    Se vogliamo crescere a dimensioni che abbiano un peso significativo a livello nazionale, dobbiamo scegliere regole aperte, che invitino tutti a partecipare, a sentirsi importanti, desiderati ed accolti.

    se invece ci interessa una piccola rappresentanza.. va bene qualsiasi cosa.

I commenti sono chiusi.

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