“Queste parole le ho scritte e pensate nel 2008, interpretando il sentimento non solo mio ma di tanti italiani.
Il testo per ora è mancante di musica, ma spero di rimediare al più presto.”
Paolo Giaro
Italia, sei desolante
ho sempre avuto il sospetto di non appartenerti
ma ho ingoiato rospi amari per accettarti
ti ho criticata ferocemente pur amandoti
allo scopo di sdrammatizzare per poi curarti
ho cercato di non dimenticare mai di essere uno dei tuoi
ma già da tanto la delusione mi trafigge per mancanza di eroi
ho conosciuto il mondo fuori di te e spesso un brutto mondo
ma non ho mai pensato di trovare qui da noi un baratro così profondo
non mi hai mai favorito, perché lo sport nazionale è stato sempre quello di calpestare
i meriti della gente che come me rischiano tutto per poter con il proprio cervello pensare
con il cuore irradiare verità e sentimenti che già da molto non puoi più accettare
Sei un paese di trafficanti,
di trafficanti di tutto di orticelli orripilanti, senza valore né decoro
del detto Francia o Spagna, basta che se magna
dei sordidi sotterfugi, che però ci compri gli agi
Ho sempre scansato l’idea della denuncia, per mezzo di una
canzone che parli alla vostra pancia
mettendo i versi in rima, come fanno molti cretini di adesso e di prima
avete presente i rappettari, da quelli scuri a quelli chiari
che basta un po’ di ritmo, un po’ di pompa,
e credono di dare un’energia che tutto si rompa
di quelli che fanno solo ciò che è trendy, cose vuote che poi ti arrendi
alla miseria di un’esistenza, che molti infine fanno senza
e si sparano addosso, proprio al margine di un fosso
e appena ti colpisci, cadi dentro e poi sparisci
La paura di parlare, per non dover urlare
tutto il raccapriccio per quel che manca
i valori fondamentali per cui vivere
i valori indispensabili da trasmettere
la delusione perché uno che credevi onesto
e sto pensando più al livello intellettuale
è marcio come tutto il resto
e allora ti fa male
Paolo Giaro è un musicista, compositore e chitarrista che ha fatto dell’arte dei suoni la sua professione e la sua vita. La ricerca musicale approfondita in tutto il mondo, che ha dato origine a espressioni sonore eclettiche e sincretiche, nasce da un approccio alla realtà del tutto libero e aperto che influenza anche la sua dimensione e le sue aspirazioni in quanto cittadino. Convinto che la “coesistenza armonica delle differenze” si possa raggiungere su ogni territorio e non solo in ambito musicale, Paolo Giaro interviene nella vita pubblica con il linguaggio che più gli è consono, esprimendo tramite le note e i versi riflessioni ed analisi forse più acute ed efficaci di tante parole spese in dibattiti o nelle relazioni degli esperti di politica.
Questo articolo ha un commento
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Questo intervento è particolarmente importante perchè rappresenta la possibilità di portare nella politica linguaggi diversi.
Paolo ci dice che in quanto musicista vuol dire la sua, senza replicare gli interventi verbali di oratori efficaci o pallosissimi replicanti verbosi, magari un suo intervento “musicale” potrebbe predisporre tutti meglio all’ascolto e alla condivisione.
Musica per orecchi rivoluzionari.