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Comunicato stampa

Lista Civica Italiana invita a firmare on line sul sito del Ministero della Giustizia i 4 quesiti dei referendum che sono stati ideati per modificare parti del Rosatellum, la legge elettorale attualmente in vigore.

Grazie al lavoro del comitato io voglio scegliere composto da gruppi della società civile e da esperti costituzionalisti, abbiamo finalmente la grande occasione di far indire quattro referendum abrogativi di parti del Rosatellum, la legge elettorale in vigore, per renderla più in linea col dettato costituzionale che prevede un voto libero, personale, diretto e uguale.

Per evitare che si torni a votare col Rosatellum, i 4 referendum deve essere celebrati in primavera del 2025. Per ottenere questo risultato, entro la fine di settembre 2024, vanno raccolte le 500.000 firme necessarie per farli indire.

Questi referendum sono e saranno i referendum “dei cittadini e delle cittadine” che vogliono contribuire a riportare l’Italia in carreggiata, visto che importanti gruppi di solito attivi, per non disturbare i loro partiti di riferimento, hanno preferito glissare.

DA POCO FIRMARE È MOLTO PIÙ FACILE

La raccolta di firme è iniziata a luglio del 2024: abbiamo pochissimo tempo, ma finalmente è disponibile la piattaforma ministeriale per la raccolta delle firme on line.

Tutti coloro che sono in possesso della Carta di identità elettronica o dello SPID, senza muoversi da casa, in pochi minuti possono firmare: basta andare qui  o seguire il QR Code che suggeriamo di tenere a disposizione nel cellulare per poterlo far leggere agli amici.


LCI chiede quindi alle cittadine e ai cittadini di dedicare un po’ di tempo per avvisare tutti i propri contatti.

Non perdiamo questa importante occasione che esperti costituzionalisti ci hanno dato. Rimbocchiamoci le maniche, ce la possiamo fare!

Lista Civica Italiana

NOTE AGGIUNTIVE

Con il Rosatellum le liste elettorali sono bloccate e così gli elettori non possono scegliere i candidati preferiti. Se poi ci si addentra nei complicatissimi meccanismi del Rosatellum, ci si accorge che il voto di un elettore può contribuire a sostenere liste che non sono di suo gradimento. Queste sono solo due delle perle della legge elettorale (per approfondire vedi https://www.iovoglioscegliere.it/_files/ugd/60335c_c5da3b11818d46d2a1db69981e7f8bd7.pdf ).

L’attuale legge elettorale, nota con il nomignolo Rosatellum, dal nome del suo ideatore, Ettore Rosato del Partito Democratico, è stata approvata nel 2017.

Il Parlamento che approvò il Rosatellum, con ben 8 voti di fiducia (otto! Con una procedura non costituzionale), fu l’ultimo dei tre parlamenti eletti con il cosiddetto Porcellum, legge elettorale che la Corte Costituzionale ha giudicato incostituzionale in più punti.

Sin dal 2017 iniziarono i tentativi dell’avv.Felice Carlo Besostri e dei suoi collaboratori di ottenere un giudizio d’incostituzionalità sulla nuova legge elettorale. Ricordiamo che l’avv. Besostri, deceduto il 6 gennaio 2024, ha fatto parte del pool che ha vinto il ricorso contro il Porcellum e poi contro l’Italicum. Constatata la tendenza del Parlamento a produrre leggi elettorali sempre peggiori e l’immobilismo dell’attuale Parlamento, non è rimasto altro che imboccare la strada dei quattro referendum abrogativi di parti del Rosatellum.

La legge elettorale è un interessante indicatore dello stato della democrazia di una nazione. Per avere una più profonda spiegazione della situazione in cui ci troviamo invitiamo ad andare sul sito https://reteperlapoliticitasociale.org/documenti/ dove si possono avere informazioni sulle nuove frontiere della ricerca in campo politico. Occore infatti prendere coscienza che le forme della politica, ovvero le modalità, le leggi e le consuetudini che una società adotta per fare politica, hanno una enorme influenza sul suo stato di salute e sui processi storici. Purtroppo le attuali forme in vigore generano guerre e crisi sistemiche: occorre migliorarle. LCI vuole essere in prospettiva un partito, forse il primo, in cui gli eletti in parlamento non potranno avere potere nel partito: vuole cioè applicare concretamente su se stessa quanto emerge dagli studi che si trovano al link sopra citato. Tutti gli attuali partiti a causa del doppio ruolo che vede gli eletti in parlamento anche nella dirigenza del partito, sono affetti da una forma patologica che gli impedisce di svolgere liberamente ed efficacemente il loro ruolo. Le penose leggi elettorali che abbiamo sono una delle più evidenti conseguenze di questa patologia.

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