… con un appello alle energie attive del paese per governare l’Italia
Il 7 ottobre si è costituita a Firenze la Lista Civica Italiana (LCI), aggregazione che nasce da un percorso politico condiviso iniziato due anni fa e che ha visto la partecipazione di movimenti, associazioni e reti civiche di tutta Italia.
Che Lista Civica Italiana rappresenti un fenomeno nuovo lo si capisce dalla carta di intenti che riporta i suoi principi ispiratori: applicazione della democrazia diretta al proprio interno; affiancamento alla democrazia rappresentativa della democrazie diretta allo scopo di dare più voce e potere ai cittadini; riforma della politica con misure anti-casta quali la limitazione del numero di mandati, l’abolizione dei privilegi e la revisione del finanziamento dei partiti; difesa del territorio, dei beni comuni e della legalità; riconversione ecologica dell’economia; fiscalità equa e progressiva; nonviolenza, ripudio della guerra e riduzione delle spese per armamenti; attuazione della Costituzione.
Lista Civica Italiana è innovativa non solo per i propri principi fondativi e per l’organizzazione a rete, ma anche per la sua strategia, indirizzata alla creazione di un soggetto politico indipendente e diverso nella sostanza dai partiti tradizionali.
Lista Civica Italiana vuole infatti aggregare alla pari, e nel rispetto delle specificità di ciascuno, movimenti, associazioni e singoli cittadini che ritengano condivisibili i principi che hanno ispirato la sua carta di intenti.
Lista Civica Italiana ritiene che sia arrivato il momento di dare una risposta concreta alla crisi in cui il paese è sprofondato a causa di una classe politica inamovibile, corrotta e incapace ma che ora rischia di aggravarsi a causa dei provvedimenti imposti da un governo di tecnici subordinati ai mercati e alla finanza e sostenuto dai partiti di destra, di centro e di sinistra.
A questo proposito Lista Civica Italiana é in grado di presentare proposte alternative per la redistribuzione del carico fiscale, per la lotta alla corruzione ed alla evasione fiscale, per il contrasto alla speculazione finanziaria, per dare servizi pubblici efficienti ai cittadini, per creare posti di lavoro in settori eco-sostenibili, per evitare la privatizzazione dei beni comuni come l’acqua. Queste proposte rispondono al desiderio di cambiamento che si coglie in Italia e sono volte a scongiurare il rischio che fasce sempre più estese di lavoratori dipendenti,soggetti disabili, pensionati, artigiani e piccole-medie imprese, si trovino in situazioni sempre più precarie.
I risultati delle elezioni siciliane ed i recenti sondaggi indicano che il partito dell’astensionismo, sempre più in crescita, rappresenta la maggioranza assoluta degli italiani. Questa massa di cittadini sfiduciati costituisce un serio problema per la democrazia ma al contempo anche una grande risorsa per chi ha l’obiettivo di uscire dalla crisi politica ed economica. La trasformazione dell’astensionismo in elettorato attivo richiede però una assunzione di responsabilità e lo sforzo comune di tutti i soggetti politici che, come Lista Civica Italiana, originano dalla società civile.
Lista Civica Italiana propone quindi un incontro nazionale, da organizzare quanto prima, per la costruzione di una aggregazione fra movimenti politici affini e reti civiche, per partecipare alle prossime elezioni nazionali ed invita tutte le forze politiche che si riscontrano negli stessi obbiettivi ma che non intendono rinunciare al proprio simbolo e percorso a promuovere una coalizione elettorale alternativa ai partiti tradizionali. Questa aggregazione avrebbe certamente la credibilità e i numeri per vincere! A questo proposito Lista Civica Italiana auspica che vi sia, da parte di tutti questi soggetti, la disponibilità a non accontentarsi della mera prospettiva di una propria affermazione elettorale ma di puntare, senza timori né tentennamenti, al governo del paese.
Oggi è possibile ridare la speranza ai cittadini che non vedono più alternative credibili unendo le forze attive del paese, lasciando da parte il “campanilismo partitico” in nome del bene comune.
Dobbiamo diventare una grande rete di “cittadini protagonisti”.
10 novembre 2012