Lista civica italiana – che nel suo atto costitutivo ha inserito la pratica della nonviolenza – ritiene che la diplomazia internazionale debba fare ogni sforzo per evitare una guerra civile in Ucraina: la nostra Costituzione ripudia la guerra e le guerre oggi sono un controsenso rispetto alla cronica scarsità di risorse e di energia del pianeta.
LCI ritiene che il Governo italiano – tra poco alla presidenza del Consiglio Europeo per un semestre – si deve impegnare per influenzare le politiche europee in questo senso: da subito si può chiedere al governo dell’Ucraina – filo occidentale – di astenersi da azioni violente nei confronti di suoi concittadini.
Tutte le potenze estere interessate a “mettere le mani” sull’Ucraina devono fare un passo indietro e fare ogni sforzo affinché il popolo Ucraino possa esprimere la propria volontà. Per poter parlare di patria e di indipendenza sono necessari: la sovranità popolare, un governo democraticamente eletto e il controllo nazionale sulle principali risorse del paese.
La soluzione dei conflitti e delle tensioni deve venire dal basso, grazie a consultazioni democratiche e all’astensione da qualsiasi ingerenza da parte dei potenti. Soluzioni imposte con mezzi coercitivi o con la forza militare genererebbero situazioni di instabilità che farebbero solo gli interessi dei venditori di armi.
LCI Invita i cittadini /e a firmare le petizioni che si trovano su internet e precisamente
che riporta una analisi di Francesco Gesualdi (allievo di Don Milani)
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http://www.peacelink.it/pace/a/40096.html che si trova su Peacelink ed é stato scritto da Oleg Yasinsky primi firmatari Laura Tussi Peacelink.