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Lista Civica Italiana ritiene che in questo momento di emergenza l’Italia, prima di andare a indebitarsi con qualsiasi strumento finanziario “estero” (MES Meccanismo Europeo di Stabilità, finanza internazionale ecc.) possa rivolgersi ai risparmiatori italiani con l’emissione di un “Titolo di stato di solidarietà nazionale” che le istituzioni devono garantire in ogni modo.

Non vorremmo ripetere l’esperienza della Grecia.

Dai dati della Banca d’Italia a fine 2019 si deduce che il risparmio italiano ammontava a oltre 4000 miliardi di cui 1500 sui conti correnti bancari o in altre forme facilmente liquidabili. E’ una situazione che il resto dell’Europa ci invidia.

Il Governo italiano, con la Francia e la Spagna, il 26 marzo scorso ha respinto l’idea di ricorrere al MES e, fortunatamente, si è preso una pausa di riflessione. Attorno a giovedì 9 aprile probabilmente prenderà importanti decisioni.

Gli italiani e le italiane, nei momenti di emergenza sono sempre stati capaci di reagire. Facciamolo anche questa volta!

Facciamo sapere il nostro parere. Non abbiamo molto tempo…!

Firmiamo la petizione e diffondiamola. Grazie!

Trovate qui sotto il modulo.

Attenzione firmando vi arriverà una mail al vostro indirizzo che vi chiede di confermare: questo per dare serietà alla raccolta.

Riportiamo il testo della petizione dopo il modulo per firmare.

Eventuali gruppi, associazioni, movimenti, partiti che vogliano condividere con noi questa petizione sono benvenuti e saranno inseriti nell’elenco dei sostenitori alla pari con noi.

[emailpetition id=”3″]

 

Testo della petizione

Al Presidente della Repubblica, ai Parlamentari, al Presidente del Consiglio, alla RAI

Nel momento dell’emergenza globale, che ha riacceso il senso di solidarietà e che suggerisce con forza il ricorso all’intelligenza collettiva,

CHIEDO

che il Governo, nell’interesse di tutti, tramite il Dipartimento del Tesoro offra direttamente agli italiani la possibilità di sottoscrivere volontariamente un titolo di stato riservato al risparmio italiano, garantito, e denominato “Titolo di solidarietà nazionale”. Non si ricorra né al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) né a qualsiasi altra forma di prestito internazionale, perché questi interventi sono sempre all’insegna della speculazione e mai della solidarietà.

In particolare é necessario:

– che detti “Titoli di solidarietà nazionale” vengano riservati esclusivamente al risparmio nazionale, detenuto da famiglie, aziende e banche italiane escludendo la finanza speculativa
– che vengano emessi senza limiti di importo
– che prevedano ogni garanzia necessaria a tutelare coloro che aderiranno
– che il servizio pubblico informi adeguatamente la cittadinanza.

Chiedo inoltre che il Governo, in base all’art.47 della Costituzione, che tutela il risparmio in ogni sua forma,

– utilizzi questi nostri risparmi con responsabilità e con grande attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale per dare finalmente quella svolta di cui ha bisogno l’Italia: investimenti nell’economia reale per il benessere presente e futuro di tutta la popolazione!

– effettui una valutazione seria ed approfondita delle proposte esistenti in merito aprendo immediatamente un tavolo di confronto con gli estensori;

Chiedo infine al servizio informativo pubblico di aprire un ampio e approfondito dibattito sull’esistenza di altri strumenti economici e finanziari e di altre teorie economiche che mettono al riparo dalla speculazione selvaggia e che sono alternative a quelle dominanti.

L’emissione di “Titoli di stato di solidarietà nazionale” offre i seguenti importanti vantaggi:

– Tutela del risparmio
I titoli sono esenti da ogni tipo di rischio finanziario, perché garantiti. Allo stato attuale, i nostri risparmi depositati in banca sotto varie forme, finiscono spesso sui rischiosi mercati speculativi che non possono offrire alcuna sicurezza. Oggi inoltre, i nostri risparmi sono a rischio di essere espropriati a causa della legge sul “bail in”, che permette alle autorità finanziarie di requisire i risparmi depositati nelle banche con gravi problemi finanziari.

– Disponibilità immediata delle risorse
Lo Stato potrebbe disporre immediatamente di tutte le risorse necessarie per affrontare l’emergenza e per far affluire la moneta alle famiglie e alle imprese.

– Autonomia dello Stato
Lo Stato potrebbe affrontare con la massima autonomia le necessità derivanti dalla situazione di emergenza.

Considerando che il risparmio finanziario delle famiglie italiane ammonta a oltre 4.000 miliardi di euro e che la parte liquida, quindi immediatamente disponibile, equivale a oltre 1.500 miliardi (Fonte Banca d’Italia), risulta evidente la fattibilità della misura proposta che prevede la raccolta di 350 miliardi ovvero di una piccola parte del risparmio liquido.

Noi italiani e italiane, nel momento del bisogno, siamo capaci di raccoglierci e di reagire con determinazione, generosità, coraggio, solidarietà: l’Italia ha bisogno di più partecipazione democratica, non ha bisogno di prestiti esteri!

E’ arrivato il momento di unire le forze per portare avanti proposte comuni a favore dei popoli e non dei mercati finanziari.

***Per maggiori informazioni***
Da tempo svariati gruppi di esperti di economia e finanza ma anche comitati civici, associazioni e movimenti stanno sollecitando le istituzioni europee a rivedere quei meccanismi di politica economica e finanziaria che affidano le sorti degli Stati al volere dei “mercati”. Un ottimo spunto è il documento, sostenuto anche da LCI, elaborato da alcuni esperti ed esperte del settore che propongono di approvare un piano di intervento da 350 miliardi di euro, suddiviso in 100 miliardi immediati e 250 miliardi a brevissimo termine. Vedi www.pianodisalvezzanazionale.it

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