News: Facciamo luce su Enel
da: greenreport.it, 29 marzo 2012
Stamattina i membri di un nuovo Reparto investigazioni climatiche (Ric) di Greenpeace sono entrati in azione a Roma davanti alla sede centrale dell’Enel «Per denunciare gli impatti ambientali, climatici e sanitari dell’energia prodotta dall’azienda utilizzando il carbone».
Tre attivisti si sono calati dal tetto lungo la facciata dell’edificio e hanno aperto uno striscione di oltre 70 metri quadri con la scritta “Enel killer del clima” «Sul quale è rappresentata l’arma con la quale Enel commette molti dei suoi crimini ambientali: il carbone», hanno spiegato gli altri attivisti che transennavano l’ingresso dell’Enel per segnalare la “scena del crimine” e poi hanno consegnato ai vertici dell’azienda un “avviso di garanzia” nel quale si ipotizza il «Reato di grave danno ambientale, climatico e sanitario, reato di profitto indebito tramite danno sanitario e ambientale a persone ed ecosistemi. Con la sola centrale di Brindisi Enel scarica infatti sulla collettività danni ambientali e sanitari per 700 milioni di euro e ne intasca una cifra simile in profitti extra».