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Festa dell’Altra VeIocità; incontro per la costruzione del NOI ad Avigliana (TO)

29 Giugno 2018 @ 13:00 - 1 Luglio 2018 @ 18:00

LA COSTRUZIONE DEL FUTURO

PASSA PER DI LÀ

Ad Avigliana, in Val di Susa, dal 29 giugno al 1 luglio 2018 si tiene la Festa dell’Altra Velocità; sarà un punto di incontro, scambio e ripartenza tra molti percorsi che costruiscono  un futuro per tutti.

I camminatori della Compagnia dei Cammini arriveranno a piedi, dopo tre giorni di camminata scendendo lungo la valle, incontrando qualche pezzo di storia e di natura (qui il programma della camminata: http://www.cammini.eu/viaggi/camminata-evento-in-cammino-ad-altra-velocita).

Gli studenti e gli studiati della scuola estiva “Fare Comunità Oggi: Autonomia e Autogoverno”, organizzata da Rete di Reti insieme ad un gruppetto di giovani della valle, scenderanno da Venaus dopo cinque giorni di confronto su cosa significhino oggi autonomia e costruire comunità (qui il programma della scuola: http://scuoladellereti.altervista.org).

Dalla Francia arriveranno i gruppi di consumo dei cortocircuiti, organizzati nella rete  “Usine à Gas” (Cucina a Gas); una quarantina di gruppi sparsi per la Francia che si sono ispirati ai Gruppi di Acquisto Solidali (Gas) italiani per importare direttamente prodotti non disponibili localmente. A partire dagli agrumi del consorzio siciliano delle Galline Felici, hanno creato gruppi di cittadini che si occupano della distribuzione, estendendo la logistica ad altri prodotti italiani oltre che ai produttori locali.

Queste associazioni francesi, attive in diverse città, hanno già organizzato nel 2016 a Veynes e nel 2017 a Varces, in Francia, feste di incontro con i loro amici siciliani e gli altri produttori italiani; per il 2018 hanno deciso di essere loro ad attraversare le Alpi e scendere in Val di Susa per incontrare vecchi e nuovi amici.

Oltre a loro, dall’estero sono attesi gli sviluppatori e attivisti di tecnologie e supporti informatici per l’economia solidale: Cagette, Katuma, Open Food Network, Open Food France.

Dall’Italia arriveranno gli esponenti di diversi gruppi e organizzazioni attive nei campi del consumo consapevole organizzato (Gas), della Piccola Distribuzione Organizzata (PDO), produttori, educatori, comunicatori, giornalisti, associazioni e reti che operano per il bene di tutti (economia solidale, contadine, accoglienza migranti, etc.).

Ad accoglierli ci saranno le organizzazioni del territorio: il co-working Worcup!, l’associazione di imprenditori Etinomia, la rete dei Gas della zona Torino-Ovest e bassa Val Susa RES.TO insieme ad altri Gas della Valle, che forti dei diversi incontri preparati negli anni precedenti, in questi giorni si stanno districando tra le  mille questioni organizzative.

Ma perché questa concentrazione di portatori di esperienze di cambiamento? A cosa serve? Il tema che sta sotto ai diversi incontri, sia quelli inseriti nel programma che quelli che nasceranno occasionalmente, è la costruzione del futuro.

Confrontare e mescolare esperienze di co-produzione, Gas, cibo, PDO e supermercati autogestiti, strumenti informatici, comunicazione, accoglienza migranti, fiducia, camminate e laboratori, è un modo per costruire un futuro che ci piace, perché la storia procede attraverso questo tipo di intrecci e di percorsi sghembi: uno sguardo, una parola, un’idea, un progetto.

Euclides Mance (vedi il suo ultimo libro “Circuiti economici solidali”) ci invita ad alimentare l’affermazione di una economia solidale di liberazione attraverso la orientazione dei flussi, ed in particolare dei flussi materiali, dei flussi di potere e dei flussi di conoscenza.  Modificare i sistemi di acquisto e distribuzione, ad esempio, significa orientare i flussi materiali; contrastare le asimmetrie economiche ed informative significa orientare i flussi di potere e di conoscenza; tutto questo ci serve per consolidare le basi che consentono lo sviluppo di una economia ed una società orientate al bene di tutti.

Ma qual è il soggetto che può dirigere questi flussi? Che prende in mano i rubinetti ed i miscelatori per regolarli secondo il bene di tutti? Questa è forse la sfida più profonda che stiamo affrontando: la costruzione di questo soggetto collettivo. Se la strada è impervia, e alle volte l’ossigeno scarseggia, è a causa dell’altezza della meta; ma se vi pare irraggiungibile, provate a pensare se c’è un altro che possa affrontare la salita al posto nostro.

Una cosa abbiamo capito, che questo soggetto deve corrispondere a quello che stiamo chiamando NOI TUTTI, ovvero un noi che non possa essere utilizzato come opposto ad un loro, ma che in ogni territorio sia aperto a tutti i suoi abitanti.

Di conseguenza, il programma della festa è stato costruito mettendo insieme le proposte portate dalle organizzazioni che la promuovono, ed organizzato secondo tre filoni: il benvivere (dove vogliamo andare), le alleanze (insieme a chi), i metodi e gli strumenti (come); a fianco a questi tavoli di confronto sui diversi argomenti si terranno laboratori ed attività per ragazzi, spettacoli e intrattenimento, proiezioni e tempo libero.

I tavoli sono stati preparati dalle organizzazioni interessate, e saranno solo una stazione lungo un viaggio che è già iniziato prima e continuerà dopo. Per questi motivi sarà una festa: una tappa di un sentiero che non inizia e non finisce ad Avigliana, costruito insieme oltre le differenze di opinioni; infatti, se ci guardiamo indietro, possiamo notare quanta strada abbiamo già percorso.

Quelle che si incontrano sono pratiche ed esperienze che già adesso, ognuna nel proprio campo, sperimentano la costruzione del futuro. Le idee chiave che ci servono per orientare la traversata, parole come resilienza, speranza, benvivere, accoglienza, condivisione, fiducia e solidarietà, pur nelle difficoltà, sono già nei nostri bagagli; il futuro è in costruzione.

Trovate le informazioni sulla festa ed il programma su questo sito (in costruzione) [www.altravelocita.info], a questo link [https://socialbusinessworld.org/events/event/view/940654/altra-velocita-autre-vitesse] su SBW la descrizione dell’evento ed un po’ di informazioni logistiche, lì è possibile registrarsi per segnalare la partecipazione.

Andrea Saroldi, 29 maggio 2018

Dettagli

Inizio:
29 Giugno 2018 @ 13:00
Fine:
1 Luglio 2018 @ 18:00
Tag Evento:
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Incontro pubblico Grandi opere inutili in Lombardia: quando basta?

Sabato 16 febbraio la società civile si dà appuntamento a Milano

con i candidati presidenti

Milano, 11.02.2013 – Sabato 16 febbraio, a una settimana dalle elezioni regionali, il Coordinamento nord sud del mondo e la Rete Civica Italiana, con il sostegno di numerosi comitati e associazioni, hanno organizzato un incontro (ore 14, presso le Acli, in via delle Signora 3 a Milano) per mettere a confronto esperti, comitati e candidati alla presidenza e al consiglio regionale sul problema irrisolto delle grandi infrastrutture lombarde.

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Votazione n.6 – Primi emendamenti alla bozza dello Statuto

In seguito all’annuncio dato con l’Aggiornamento n.14 del 31/12/2012 sono pervenute molte osservazioni alla bozza dello Statuto.

In sintesi sono stati individuati 27 emendamenti.

La bozza dello Statuto è scaricabile da qui.

Questa prima votazione serve per raccogliere ulteriori indicazioni sullo Statuto.
La versione dello Statuto aggiornata da questa votazione verrà discussa e approvata alla prossima assemblea nazionale.

Votazione sugli emendamenti
Le votazioni degli emendamenti si chiudono alle ore 23.30 di domenica 3 febbraio 2013.

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Liste civiche: diffidare dalle imitazioni!

Anche Mario Monti ha presentato la sua lista e si aggiunge al folto elenco degli aspiranti premier che usano il termine “civico” per qualificarsi.

La Lista civica italiana – che ha tutte le carte in regola per definirsi civica – ritiene che l’uso del termine “civico” implichi alcuni precisi punti programmatici riguardanti la valorizzazione dei “cittadini/e”che dovrebbero essere inseriti nei programmi di chi fa uso di quell’aggettivo.

Innanzi tutto occorre dare più voce e potere ai cittadini con gli strumenti della democrazia diretta da affiancare a quelli della democrazia rappresentativa. Questi strumenti sono utilizzati con successo in molti paesi del mondo (Svizzera, California, ecc.) e si concretizzano nel referendum confermativo da lanciare nel periodo di latenza (100 giorni) delle leggi approvate dal parlamento, nell’iniziativa popolare per permettere ai cittadini di proporre e far approvare leggi che il parlamento non fa come quella sul conflitto di interessi che né la destra né la sinistra hanno mai prodotto; infine il quorum a zero per la validità dei referendum e la procedura di revoca del mandato per i politici che si rendessero indegni di proseguire il mandato o non rispettassero la volontà degli elettori. Il secondo punto programmatico è volto ad evitare la formazione di nuove caste: quindi non più di due mandati parlamentari, riduzione dei privilegi e dimezzamento degli emolumenti con destinazione dei fondi risparmiati a favore di progetti per il benessere dei cittadini.

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Votazione 5 – Linea politica

Il Coordinamento della Lista Civica Italiana vuole informare sul lavoro politico fatto negli ultimi mesi sulla base della nostra Carta di intenti. Per proseguire ritiene necessario far fare una votazione per avere il parere degli aderenti su come proseguire.

Resoconto del lavoro fatto

Il processo faticoso ma anche entusiasmante nato due anni fa e che ha portato alla creazione di Lista Civica Italiana è volto a costruire in Italia un soggetto politico che rinnovi la politica e interpreti le aspettative di tanti cittadine e cittadini.

Come sapete Lista Civica Italiana vuole rimettere al centro della politica le esigenze delle persone e non quelle dei mercati e di oligarchie consolidate, la cosiddetta “casta”.

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Si può cambiare davvero?

Alla c.a. di Antonio Ingroia ed ai promotori di Cambiare Si Può. Il progetto politico ed elettorale "Cambiare si Può" e il dott. Ingroia hanno rappresentato e incarnato la speranza per il paese di cambiare veramente le modalità della politica…

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Report incontri di venerdì 28 dicembre a Roma

La delegazione di LCI costituita da Marzia Marzoli e Roberto Brambilla è stata a Roma per incontrare il Comitato di garanti di “Cambiare sì può” nominato dall’assemblea del 22 dicembre a Roma e costituito da Chiara Sasso, Livio Pepino e Marco Revelli.
I tempi del nostro incontro con Chiara Sasso e Livio Pepino sono stati piuttosto ristretti: una mezzora e poco più. In ogni caso abbiamo potuto presentare loro alcuni dei temi che per il nostro gruppo sono qualificanti. Ci pare che siano stati come minimo “compresi”. Alludiamo a:
1) la Democrazia Diretta (vedi www.quorumzeropiudemocrazia.org) e alle nuove modalità di fare politica (riduzione dei mandati, taglio degli emolumenti, taglio dei privilegi), quali punti per dimostrare agli elettori una effettiva novità e intenzione di cambiare da subito,
2) le proposte di Articolo 53 (progressività fiscale) per dare copertura economica al programma.

Il problema centrale e più attuale della delegazione di “Cambiare si può” è quello di fare in modo che il progetto veda la minor presenza possibile dei partiti e la maggiore presenza della società civile.

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