skip to Main Content

Liste civiche: diffidare dalle imitazioni!

Anche Mario Monti ha presentato la sua lista e si aggiunge al folto elenco degli aspiranti premier che usano il termine “civico” per qualificarsi.

La Lista civica italiana – che ha tutte le carte in regola per definirsi civica – ritiene che l’uso del termine “civico” implichi alcuni precisi punti programmatici riguardanti la valorizzazione dei “cittadini/e”che dovrebbero essere inseriti nei programmi di chi fa uso di quell’aggettivo.

Innanzi tutto occorre dare più voce e potere ai cittadini con gli strumenti della democrazia diretta da affiancare a quelli della democrazia rappresentativa. Questi strumenti sono utilizzati con successo in molti paesi del mondo (Svizzera, California, ecc.) e si concretizzano nel referendum confermativo da lanciare nel periodo di latenza (100 giorni) delle leggi approvate dal parlamento, nell’iniziativa popolare per permettere ai cittadini di proporre e far approvare leggi che il parlamento non fa come quella sul conflitto di interessi che né la destra né la sinistra hanno mai prodotto; infine il quorum a zero per la validità dei referendum e la procedura di revoca del mandato per i politici che si rendessero indegni di proseguire il mandato o non rispettassero la volontà degli elettori. Il secondo punto programmatico è volto ad evitare la formazione di nuove caste: quindi non più di due mandati parlamentari, riduzione dei privilegi e dimezzamento degli emolumenti con destinazione dei fondi risparmiati a favore di progetti per il benessere dei cittadini.

continua

Si può cambiare davvero?

Alla c.a. di Antonio Ingroia ed ai promotori di Cambiare Si Può. Il progetto politico ed elettorale "Cambiare si Può" e il dott. Ingroia hanno rappresentato e incarnato la speranza per il paese di cambiare veramente le modalità della politica…

continua

E' il momento di decidere: cambiare si deve!

La Lista Civica Italiana, anche di fronte al precipitare degli avvenimenti e all’imminenza delle prossime elezioni politiche rinnova il suo appello alle forze che, da diverse parti, invocano un quarto polo anticasta, contrario alle politiche del governo Monti, strenuo difensore della Costituzione, alternativo al vecchio sistema dei partiti.
In questo senso LCI ha scritto a Ingroia e a De magistris segnalando la sua disponibilità a discutere questa possibilità; nello stesso tempo ha aderito e sta partecipando con suoi rappresentanti alle assemblee in corso.

continua
Back To Top
Cerca